11. TAVINA e ALBUFEIRA

 

 

Giovedì 10 agosto 2006:

Alle otto e mezza abbiamo già consumato la colazione dell’albergo perché oggi è la nostra prima giornata di totally mare, spiaggia e relax!! Ce lo siamo meritato finalmente! Ci dirigiamo verso le spiagge di Tavina. Ci fermiamo prima in supermercato della catena Modelo a fare un po’ di spesa per la giornata e ad acquistare ancora liquori di Ginjia da regalare ad amici e parenti sperando siano meno annacquati di quelli comperati in precedenza.

 

 

Arriviamo poi a destino, parcheggiando non con difficoltà l’auto e poi al costo di 1,00 Eur a persona saliamo su un trenino che attraversa un tratto di mare depositandoci su una lingua di spiaggia dorata e un’acqua agitata ma bellissima. Lì la nostra attività sarà quella di dividerci tra un sonnellino sotto l’ombrellone, un frizè limao e il ..salto tra le onde, cosa che si rivela più impegnativa del previsto.. Le onde sono alte e frequenti ma se si riesce a passare il primo tratto più agitato si può nuotare nel blu dell’oceano.. Il problema è che continuiamo a venire respinti verso riva in un cumulo di schiuma, arti scomposti, costumi che arrivano al collo o alle caviglie a seconda di come ci colpiscano i getti di acqua.. Insomma quando non se ne può più fra risate e acqua salata ingurgitata si torna a riva pronti a riprovarci dopo qualche mezz’oretta.

Quando nel tardo pomeriggio rientriamo la marea si è notevolmente alzata e per raggiungere il trenino che ci riporta alla macchina dobbiamo guadare tratti di mare aperto. La sera abbiamo visto delle indicazioni di una festa medievale in un paesino vicino al nostro ma non riusciamo a trovare posto per parcheggiare così decidiamo di passare la nostra ultima sera in compagnia verso il mare e ci dirigiamo verso Albufeira. Lì cerchiamo di arrivare alla punta per vedere il famoso tramonto ma giriamo più volte la cittadina e non riusciamo ad arrivare a nessuna punta e tantomeno a vedere nessun tramonto. Il paesino è comunque allegro e turistico con localini e musica ovunque nonché frotte di villeggianti. Il problema è sempre il parcheggio! Pochi spazi e molte macchine ferme con motore e fari accesi ad aspettare, come avvoltoi sulla preda, che qualcuno liberi il posto. Glo ed io scendiamo a cercare lì attorno e come per magia un auto fa retro marcia e lascia un posto libero. Inizia la battaglia! Mentre Glo si lancia verso il posto per piantarsi a gambe aperte e braccia ai fianchi con aria minacciosa io corro verso i maschi e urlo ad Emi di girare la macchina e venire dove siamo noi. Il povero Emi non essendo molto reattivo si prende pure una bella urlata tipo ‘GIRA IL CULOO DI QUAAA’ dato che Glo è già in difficoltà con tanto di macchine a cercare di investirla per prendere il posto. Arrivo io a darle manforte e lì diamo spettacolo di sana e risoluta grinta femminile mentre ci misuriamo con un autista deciso a non cedere il passo. Al grido di ‘passa pure sui nostri corpi se hai coraggio’ il signore si arrende, i nostri uomini arrivano e finalmente possiamo parcheggiare e goderci la serata. Ci facciamo tentare da un localino in riva al mare, proprio sulla spiaggia dove ci  scegliamo e ci facciamo cucinare cozze, salmone, lula’s, sogliole e calamari per quattro. Paghiamo in tutto 108,00 Eur senza lamentarci. E’ l’ultima sera insieme e fra un brindisi e l’altro si brinda al Portogallo e all’amicizia!

 

 

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